Straviziata, si da un “pivello”! racconto erotico di Liana

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Quel sedicente inesperto è un maestro: mi fa rabbrividire, lecca da drago, non capisco già più niente quando la sua lingua guizzante si immobilizza, raspa, titilla, mi trafigge…

“Poco esperto, desideroso imparare… ” così cominciava quell’annuncio; poteva essere uno scherzo, perché ormai nessuno è privo di esperienza, in campo sessuale, oppure… già, poteva essere vero, e il mio istinto materno (sono giovane, sensuale, nubile, non ho figli) si è dilatato in me come un cazzo nella vagina.

Dovevo essere io, la donna che gli avrebbe fatto da maestra! Poi ho risposto immediatamente, ma sono trascorse tre settimane senza una risposta alla mia mail; lui aveva preferito qualcun’altra? Invece, ha preferito distrarmi al telefono. “Sei veramente disinibita?” mi chiede gentilmente. “Ti attirano anche le cose strane?” Rifletto un secondo solo e poi dico di sì; ed egli mi propone di andare a trovarlo, però mi vuole perfettamente depilata, come una fanciulla impuberea!

Accetto, e comincio ad avere una voglia matta di farmi impalare dal mio erotista sconosciuto, forse perverso e dalla voce dolce e imperiosa al contempo. Uso una crema, per rasarmi il pube e mi masturbo eccitata pregustando l’incontro.

Il suo indirizzo…! Stavo uscendo senza portarlo con me a causa del nervosismo. Mezz’ora più tardi scendo dal taxi, una cinquantina di metri e al portone, salgo due rampe di scale… Ad aprirmi è un magnifico ragazzo che mi fissa, con occhi brillanti. “Sei Liana?” mi chiede. Entro e mi riceve col cazzo teso!

“Sono io, ma sei solo?” “Stai tranquilla… vieni, sei molto bella!” Mi conduce al bagno. “Togliti l’abito, le mutandine, e siediti sulla tazza”. Mi sento sbalordita, ma eseguo. Mi guarda, si sistema in ginocchio, tra le mie cosce, e subito inserisce la lingua nella mia fica!

Quel sedicente inesperto di sesso è un maestro; mi fa rabbrividire, lecca da drago, non capisco già più niente quando la sua guizzante lingua si immobilizza, raspa, titilla, mi trafigge… “Alzati e girati, adesso!”, mi prega con una voce calda di libidine. Appoggio con un piede alla tazza, allargo le natiche e l’attimo successivo lui mi sta possedendo davanti e di dietro, facendomi godere come una porca!

Non avevo mai provato il piacere inebriante dell’erotismo dissoluto nel bagno, che è un’esperienza da impazzire! E ad insegnarmelo è stato proprio lui, un “pivello”!

L. (Modena)



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