Fu mia sorella a rivelarmi che Francesca, la passione della mia vita, non era quella verginella che fingeva di essere… Da un paio d’anni, appena posso, vado a vedere il corso di danza moderna frequentato da mia sorella. Non sono affatto un appassionato, è il desiderio di osservare Francesca ballare, che mi spinge a mischiarmi alla folla silenziosa, che dall’alto di un loggione ammira estasiata le ragazze.
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Straviziata, si da un “pivello”! racconto erotico di Liana
Quel sedicente inesperto è un maestro: mi fa rabbrividire, lecca da drago, non capisco già più niente quando la sua lingua guizzante si immobilizza, raspa, titilla, mi trafigge…
ApprofondisciSì, disposta a tutto! racconto erotico di Michela di Roma
Gigetto è addirittura diabolico con le sue frasi frustanti. “Taci!”, “non merito questi insulti… sono stata tua come hai voluto, cosa avrei dovuto fare di più?” “Prendere iniziative, non solo subire!” ribatte. Ingoio lacrime d’umiliazione, chinando il capo. Sono frastornata, confusa, in balia di sentimenti contraddittori.
ApprofondisciNel nome della Rossa
Da tempo frequentavo la casa di Lella, dato che ero amico e compagno di scuola di sua sorella, Lella, bellissima e minuta come una statuina, non sembrava nemmeno della stessa famiglia della sorella, Federica.
ApprofondisciCaccia all’uomo
Io e la mia amica Marisa siamo molto esigenti in fatto di sesso: ci piace avere il massimo della soddisfazione, ci piace dare libero sfogo alle nostre voglie e trovare nel partner una giusta rispondenza. Sarà forse perché abbiamo le fighe molto esigenti e molto calde ma non possiamo tollerare di avere a letto con noi dei maschi insignificanti o soltanto passabili. Cosi, da un po’ di tempo, ci siamo date a uno sport particolare che ci diverte molto e ci stimola al massimo: facciamo la caccia al maschio per trovare gli esemplari migliori.
ApprofondisciUn pomeriggio da chiavatore
Un giovane di questi tempi problemi che lo assillano ne ha sempre; ma ci sono giorni in cui sembra che il mondo sia tutto contro di te. Ed era proprio in una di queste angosciose giornate che, in estate, avvenne il fatto più clamoroso della mia vita. Andiamo con ordine: era un caldissimo mezzogiorno di fine Luglio; città già praticamente deserta, partiti gli amici e la ragazza, mi aggiravo nella più nera solitudine pensando e ripensando alla mia vita fatta di delusioni e di fallimenti quando, ed ero arrivato di fronte al solito bar trattoria dove sono solito passare la giornata.
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