Se e é vero che tutto nella vita é meglio quando vien detto con i fiori, allora ho conosciuto qualcosa di ancor migliore dei fiori, di più bello, leggiadro e colorato. Ho conosciuto Carmen, una ventiduenne mozzafiato che per l’appunto fa la fioraia. Alta, mora, sensuale, di una sensualità selvaggia, travolgente, animalesca. Capelli lunghissimi, corvini, una massa inestricabile di peli, quasi un rovo di foresta impenetrabile, impenetrabile e inconquistabile come lei, avevo pensato, conoscendo a fondo le donne catanesi.
Invece lei é stata gentilissima e molto ospitale e una volta a casa sua mi ha anche mostrato tutte le fotografie più importanti della sua vita. Aveva anche fatto dei servizi fotografici per diventare fotomodella e ora le sue pose verranno vagliate in qualche agenzia milanese. Carmen aspetta la risposta e nel frattempo non disdegna di mostrarsi senza veli a uomini che le sono simpatici, come il sottoscritto. Così ho potuto vedere di persona le sue forme, constatare la passione dirompente dcl suo corpo, che sembra nato apposta per l’amore, ma soprattutto per il sesso. Quando s’é fatta infilare nel culo mí é sembrato di sprofondare in un oceano di molle libidine, una sensazione da brivido ma da brivido caldo. L’ho accarezzata a lungo prima di chiavarla, sembrava che la sua fregna potesse parlare potesse dirmi qualcosa di peccaminoso ed eccitante, riuscisse quasi ad avere una vita sua autonoma, staccata dalla sua padroncina. Una stregoneria, una magia, che non mi sarei affatto stupito che quella specie di maga riuscisse a compie-re. Tutto in Carmen era così: magico, stregato, fatato, misterioso, in poche parole: sexy.