Una splendida mansarda

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Michele è un biondo normanno, catanese approdato al nord da poco tempo dove ha cercato in ogni modo di ambientarsi e inserirsi. Ma la passione e il fuoco che si porta dentro lo rendono diverso, comunque, da tutti gli altri maschietti locali. Lui è diverso anche nel modo di accostarsi alle ragazze, di cercare di conquistarle: il suo è un modo tutto intimo e raccolto, che si materializza nella piccola soffitta deliziosa e accogliente, sofisticata e calda che ha arredato e che ha trasformato in nido d’amore.

E’ lì che le sue prede si lasciano afferrare e gli cedono. “Si sta bene qui da te, è proprio bello” dice una fanciulla con i capelli lunghi che Michele ha incontrato a Palazzo Campana e che lo ha seguito per cenare con lui — “Mi sento come in un soffice nido accogliente e luminoso. Ah, come mi piace star qui!” E’ un invito? E’ una dichiarazione? Sicuramente è un moto di entusiasmo e di disponibilità e Michele non se lo lascia scappare: decide di buttarsi a pesce in quello spiraglio e di approfondire il solco. Quella bionda deve essere sua ben presto. “Togliti questo inutile vestito, mettiti comoda, stai in libertà” dice Michele, aiutando la bella bionda a liberarsi di tutti i suoi indumenti “Guarda come risaltano le tue tette in questo locale, sembrano splendere di una luce particolare: la tua pelle ha il colore dei raggi di luna”. Un po’ il nido accogliente, un po’ lo slancio romantico di Michele e, forse, anche la notevole voglia di lasciarsi andare della ragazza: il gioco è fatto e non rimane altro che passare a qualcosa di più concreto.

Esattamente quello che fa Michele tirandosi addosso la ragazza sul divano e facendola sedere sulle sue ginocchia a cosce spalancate. “Così sei bellissima e ti tengo tutta in pugno” dice Michele mentre cerca di infilare la ragazza con il suo arnese durissimo “Ecco, ti ho infilato l’uccello nella fica e ti stringo le tette. Ah, sei tutta mia, ti ho presa e adesso ti godo come piace a me. Mi senti, come ti sto dentro bene? Hai voglia di chiavare così con me?” Non ci sono risposte a queste domande perché la ragazza è lì con la prugnona piena della carne di Michele e sussulta di piacere ad ogni colpo che lui le dà. Si gode quella infilata pienamente, la sente vibrare in tutto il corpo, arriva in breve ad un orgasmo travolgente. “Sì,” dice Michele, “prendilo tutto. Ecco, vengo, godo, go-dooo!”


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