Ogni settimana Magda e Simona scelgono un maschio che vive in completa solitudine e gli fanno fare, con vero spirito di profonda umanità, per una serata, il pieno di sesso profumato e raffinato…
Le opere di bene sono il fine di Magda e Simona. Si sono incontrate nella stessa città, abitano in due appartamenti contigui e i loro mariti sono perennemente occupati nel lavoro, viaggiano in continuazione. Magda e Simona fanno del bene al maschio che vive in solitudine.
Sanno benissimo che la solitudine è una brutta malattia, della quale ci si può togliere soltanto con le attenzioni del prossimo, Magda e Simona hanno gettato alle ortiche l’egoismo del mondo, il loro intento è quello di soddisfare per almeno una notte l’uomo solo e abbandonato.
Ce ne sono un’infinità in quella città, basta girare vicino alla stazione centrale o al parco e la scelta non è difficile. Questa sera le due femmine hanno adocchiato un giovane che se ne sta seduto su una panchina con la testa fra le mani.
Si sono avvicinate con la loro auto: Hai bisogno di aiuto, caro? dice Simona che é alla guida, Il giovane alza il capo e sorride.”Ci vuoi raccontare qualcosa di te?. aggiunge Magda sporgendosi dal finestrino..
Il giovane si é alzato in piedi, sembra meravigliato dall’altruismo delle due bellissime femmine, ma potrebbe anche essere uno scherzo. “Se è uno scherzo è di cattivo gusto”: risponde il giovane, “sono appena uscito da una delusione amorosa e pensavo perfino di farla finita con la vita”.
“Sciocco!”, sorride Simona, “Sali, sapremo consolarti noi.” Il giovane è salito di dietro, adesso l’auto ha percorso il lungo viale e si é fermata davanti ad un palazzo, sono scesi e Simona ha aperto il portone, vanno verso l’ascensore e salgono fino all’ultimo piano.
L’attico nel quale sono entrati è ricchissimo di mobili e divani. Il giovane non crede ai suoi occhi, mentre le due stupende femmine gli indicano la porta del bagno. E’ già sotto la doccia tiepida, quando le due donne entrano nel bagno nude, stupende e lo aiutano ad insaponarsi, lo accarezzano, lo cospargono di sali profumati, poi lo prendono per mano, dopo averlo asciugato e lo portano verso la camera da letto.
Lui si è seduto su una poltrona, mentre le due donne si sono distese mollemente sulle lenzuola candide. Adesso, si accarezzano da ogni parte del corpo e quei profumi danno subito alla testa al giovane, “Come ti chiami” dice Simona scostando le sue labbra da quelle di Magda. “Sauro”, risponde il giovane, “vengo da…” “Questo non ci interessa”, dice Magda, che sta sditalinando l’amica, “vieni sul letto con noi e dimentica il mondo”.
Sauro si sdraia tra loro e il suo uccello sembra voler prendere il volo tanto è dritto in aria, duro e vlbrante.. Le due femmine si piegano sulla sua asta, l’accarezzano con la punta della lingua e adesso fanno a gara a chi lo spompina meglio.
Lui se ne sta sdraiato e cerca di resistere a quella libidine. Vorrebbe riempire subito le loro bocche del suo sperma, ma resiste, anche perché ha visto Simona alzarsi e scavalcare il suo petto con le gambe.
Può vedere il taglio profondo della sua fica fra il pelo nerissimo, lei si piega sulla sua asta tenuta in mano da Magda e se la sprofonda nella fica profumata, morbida, accogliente. Si è piegata tutta sopra di lui mettendogli uno dei suoi duri capezzoli in bocca.
Mentre lo cavalca, Magda si è portata dietro il suo deretano e Sauro sente la lingua di lei vagare dalla sua asta alla fica dell’amica a al suo buco del culo. Poi, sollecitata dal di dietro, Simona si sfila ll cazzo di Sauro dalla vagina e strusciando sul suo stomaco e sul suo petto si porta con le labbra della fica sulla sua bocca. Mentre la lingua di Sauro affonda nella vagina di Simona sente Magda che, con la mano si porta il suo cazzo nel solco delle natiche e lo appunta direttamente al suo ano, facendolo scivolare lentamente nel suo intestino, Sauro non resiste oltre, tende le gambe e sborra a lungo nel buco del culo di Magda, che come niente fosse accaduto continua a cavalcare la sua asta, sempre più velocemente squirtandogli sulla pancia.
Miracolosamente il suo uccello è rimasto di pietra nel culo stretto di Magda, la femmina lo cavalca ancora orgogliosa della riuscita dell’operazione, poi se lo sfila dal culo grondante e lo porta alla bocca per ripulirlo e offrirlo alla bocca di Simona, che adesso lo sta spompinando mentre muove le chiappe sul suo viso.
Sauro le ha piantato automaticamente due dita nel buco del culo e quel contatto ha fatto vibrare la Femmina, che adesso si cala lentamente sul suo bastone, lo prende fra le dita e se lo affonda di colpo nell’ano, fino ai coglioni.
Spinge verso di lui come se volesse far entrare anche i testicoli nel suo sfintere che si vede slargato al massimo, teso in tutte le sue crespe, rovesciato sull’asta quando tenta di farlo uscire e rientrare del tutto.
Le due donne continuano ad accarezzarsi e a baciarsi, mentre Sauro sente che è arrivato il momento della seconda sborrata, che non vorrebbe consumare cosi, anonimamente. Sfila il suo uccello dal buco del culo della femmina in calore e grida:”Mettetevi tutte e due alla pecorina sul letto, troie, fate combaciare i vostri culi.”
Le due donne eccitatissime hanno subito ubbidito e adesso a disposizione di Sauro ci sono quattro buchi, due fiche e due buchi del culo, le scelta è faticosa.
Sauro passa da un buco all’altro con la stessa facilità e velocità. Le due femmine muovono il culo e sborrano come due cavalle in amore, baciandosi sulla bocca e stropicciandosi da ogni parte con le mani.
Sauro è orgoglioso della sua decisione, alla sua terza sborrata le due femmine saranno venute almeno cinque volte ciascuna, può durare in quel modo fino al mattino e smettere soltanto dietro loro preghiera.
Poco prima pensava di farla finita… e adesso, se non fosse stato per le due femmine, forse… Le sbatte come un ossesso: domani sarà un altro giorno.